“Lievitazioni diverse per ricette diverse”
Si tende a dare per scontato il criterio di azione dei lieviti e per fornirti indicazioni precise su quali errori evitare, è necessario una premessa sul loro funzionamento.
Lievitazione chimica:
E’ definita chimica la lievitazione che avviene grazie all’unione di un elemento acido e di uno alcalino. Chimicamente, con il calore queste sostanze reagiscono aumentando il volume dell’impasto. Tecnicamente, quindi, si tratta di una reazione chimica al calore e puoi sperimentarla utilizzando il lievito istantaneo: quello chimico per dolci e quello chimico per preparazioni salate.
Lievitazione microbiologica:
Avviene utilizzando lievito di birra, lievito di birra disidratato o lievito madre in tutte le sue forme. L’azione è dovuta alla riproduzione dei microrganismi che compongono il lievito: si “nutrono” di farina, provocando così la loro stessa moltiplicazione nell’impasto. Durante la cottura muoiono, lasciando l’impasto ben lievitato e gonfio.
Lievitazione fisica:
Chiamata erroneamente lievitazione, questa tipologia è in realtà un fattore molto semplice: il composto aumenta di volume, senza però lievito. Ad agire sono gli albumi montati a neve, come nel caso del pan di Spagna!
Lievitazione: a cosa prestare attenzione
Per i motivi di cui sopra, non prolungare i tempi di lievitazione se il tuo lievitato non si è gonfiato. I problemi potrebbero essere altri, come la temperatura di lievitazione o, ad esempio, l’aver incorporato male il lievito!
Fate sempre attenzione a non sottovalutare l’ambiente di casa. Umidità, freddo, caldo, spifferi concorrono tutti a compromettere la lievitazione delle tua pizza!